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Cassa integrazione straordinaria

Che cos'è
E un intervento a sostegno delle imprese in difficoltà che garantisce al lavoratore un reddito sostitutivo della retribuzione. 

A chi spetta
Agli operai, impiegati, intermedi e quadri con un'anzianità di servizio di almeno 90 giorni alla data di richiesta (e non di autorizzazione) della Cigs di imprese:

  • industriali;
  • artigiane, quando anche all'impresa committente che esercita l'influsso gestionale prevalente è stata concessa la cigs;
  • commerciali con oltre 200 dipendenti, 90 fino al 31.12.2009;
  • appaltatrici di mensa o ristorazione;
  • editrici di giornali ed agenzie di stampa;
  • appaltatrici di servizi di pulizia;
  • di vigilanza fino al 31.12.2009;

Quando spetta
Di seguito elenchiamo i motivi che giustificano il ricorso alla cigs:

  • crisi aziendale (settoriale o locale, economica);
  • processi di ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale;
  • procedure concorsuali;
  • cessazione d'attività.

La domanda 
Deve essere presentata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali entro 25 giorni dalla fine del periodo di paga in cui è iniziata la sospensione o la riduzione dell'orario di lavoro. 
L'intervento straordinario non si può chiedere se, per lo stesso periodo, è stato chiesto l'intervento ordinario. 

Quali lavoratori 
La scelta dei lavoratori da porre in Cassa Integrazione deve essere effettuata con il criterio della rotazione tra coloro che effettuano le stesse mansioni. 

Quanto spetta
L'integrazione salariale compete per l'80% della retribuzione globale per le ore non lavorate a causa dell'evento. L'intervento di integrazione salariale non può superare un limite massimo a seconda della retribuzione di riferimento.

Ecco i massimali di riferimento per l'anno 2009:

* per le retribuzioni fino a €1917,48 il limite è: €886,31;

* per le retribuzioni superiori a €1917,48 il limite è: €1003,05;

per comprendere l'importo che andrà a percepire, il dipendente dovrà applicare l'aliquota del 5,84% ai limiti sopra esposti.

L'ANF (assegno per il nucleo famigliare) è dovuto in misura intera, sia nel caso di riduzione d'orario di lavoro che di cigo a zero ore.

Per quanto tempo
Viene corrisposta al massimo per 12 mesi in caso di crisi aziendale, 18 mesi in caso di procedure esecutive concorsuali e 24 mesi in caso di riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale. 
Complessivamente gli interventi ordinari e straordinari non possono superare i 36 mesi in un quinquennio.

Malattia
In caso di cassa integrazione guadagni a zero ore viene erogata, al dipendente malato, l'indennità salariale.

In caso di riduzione dell'orario di lavoro viene corrisposta l'indennità di malattia

NOTE

Pagamento

Sia nei casi di sospensione che di riduzione d'orario di lavoro, il pagamento è a carico del datore di lavoro. In generale, permane l'obbligo retributivo, per il datore di lavoro, prima dell'ammissione al provvedimento. Salvo che dimostri un'impossibilità sopravvenuta della prestazione.
Se la cigs viene ammessa, la somma percepita dal dipendente ha natura di integrazione salariale.
Se la cigs non viene concessa, la somma ha natura retributiva, con l'obbligo del datore di lavoro di integrare la differenza tra l'importo dell'erogazione salariale (CIGS) e la retribuzione spettante.

 TFR (Trattamento di Fine Rapporto)

L'onere del tfr maturato durante il periodo di cigs rimane di norma a carico del datore di lavoro.

Rotazione

Riveste una elevata importanza il principio secondo il quale il datore di lavoro deve garantire una giusta rotazione tra i lavoratori con pari mansioni. Questo al fine di garantire una congrua distribuzione del lavoro e dello stipendio.

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