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Filctem-Femca- Uiltec: "Spostare i depositi chimici nel porto di Genova per salvare imprese e occupazione"

ok 889x500Genova, 27 maggio - Ancora una volta leggiamo dalla stampa locale dichiarazioni che non trovano d’accordo le organizzazioni sindacali FILCTEM-FEMCA-UILTEC che parlano di una richiesta di blocco “definitivo” del trasferimento dei Depositi chimici. Auspichiamo che queste dichiarazioni siano riferite non alla dislocazione dei Depositi chimici all’interno del Porto di Genova ma bensì alla loro ricollocazione a Ponte Somalia. Le organizzazioni sindacali ribadiscono ancora una volta che non hanno preclusioni né possono individuare aree all’interno del Porto ma sono fermamente convinte che l’operazione si debba fare e in tempi brevi. Come sempre espresso, per le segreterie FILCTEM-FEMCA-UILTEC lo spostamento nel Porto di Genova dei Depositi in questione è diventata ormai una operazione non più procrastinabile, si rischia la chiusura delle due Aziende con la perdita di posti di lavoro diretti ed indiretti e si impoverisce lo stesso Porto che rinuncerebbe ad una entrata economicamente sostanziosa. Il nostro pensiero era e rimane la tutela delle imprese e quindi dei lavoratori e tutela della sicurezza. Poi dove si dislochino, come abbiamo sempre ribadito, non spetta a noi deciderlo. La nostra richiesta è quella di fare chiarezza sulle ragioni per cui questa operazione viene, non in questo particolare e delicato momento, ma da sempre, osteggiata. Chiediamo inoltre di essere convocati, come soggetti coinvolti, portatori di interesse dei lavoratori, ai tavoli istituzionali decisionali che si dovessero costruire, cosa sino ad ora evitata evidentemente per non “disturbare” sensibilità altrui.

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