Liste di attesa: i sindacati hanno chiesto un confronto urgente con la Regione Liguria
Cgil, Cisl, Uil Liguria e Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati da tempo osservano e denunciano le gravi criticità nelle quali i cittadini liguri incorrono per effettuare visite ed esami diagnostici. La principale conseguenza che ne deriva è che un numero sempre maggiore di questi finisce col rivolgersi fuori regione
o ricorre a prestazioni erogate dalla sanità privata. Sono poi molti coloro i quali purtroppo, per difficoltà economiche, non eseguono gli accertamenti o attendono tempi non compatibili con la tempestività necessaria per impostare efficaci percorsi di cura. Il “Piano Nazionale Gestione Liste di Attesa” prevede una serie di adempimenti da parte di regioni e aziende sanitarie che hanno come obiettivo migliorare una situazione divenuta insostenibile. La Regione Liguria ha ne ha recepito le direttive, tuttavia si continuano a registrare ritardi da parte delle aziende sanitarie e in generale una insufficiente attenzione su questa problematica con il sospetto, quindi, che tutto si traduca in meri adempimenti formali. Ovvero senza reali interventi di contrasto alle criticità delle liste di attesa.
Cgil, Cisl, Uil confederali e pensionati nei giorni scorsi hanno chiesto un confronto urgente con la Regione affinché nei piani delle singole aziende sanitarie siano individuati, nel rispetto di prossimità, gli ambiti territoriali all’interno dei quali debbono essere garantiti i tempi massimi di attesa, con particolare riferimento alle persone con maggiori difficoltà a spostarsi, come anziani e invalidi. Avendo elaborato una propria proposta i sindacati hanno chiesto un confronto sui percorsi di tutela in caso di mancato rispetto dei tempi massimi di attesa e sulla trasparenza delle liste di attesa.
Cgil, Cisl, Uil confederali e pensionati hanno inoltre chiesto l’attivazione dell’Organismo paritetico regionale per verificare l’attività libero professionale e l’efficacia di vigilanza sulla sospensione delle prenotazioni.