In base alla normativa in materia di privacy applicabile, CISL LIGURIA – Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori titolare del trattamento dei dati acquisiti tramite il presente sito informa l’utente che tale sito web non utilizza cookie di profilazione al fine di inviare messaggi pubblicitari in linea con le preferenze manifestate nell'ambito della navigazione in rete. Il presente sito installa cookies di terze parti. La prosecuzione della navigazione, compreso lo scroll ed il click su elementi del sito, equivale a consenso.
Per maggiori informazioni, anche in ordine ai cookies tecnici utilizzati dal sito, e per negare il consenso all’installazione dei singoli cookie è possibile consultare l’informativa cookies completa

  • Home
  • Categoria blog
  • Notizie Liguria
  • Il grido d’aiuto dei 4 mila lavoratori dello spettacolo in Liguria: il settore è in ginocchio. Domani la mobilitazione “L’assenza spettacolare”
CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI

Il grido d’aiuto dei 4 mila lavoratori dello spettacolo in Liguria: il settore è in ginocchio. Domani la mobilitazione “L’assenza spettacolare”

Carlo Felice.bmpGenova, 29-10-2020: Il settore dello spettacolo è in ginocchio. I provvedimenti per arginare l’epidemia da Covid-19 rischiano di compromettere un comparto già duramente provato dal primo lockdown, a seguito del quale sono affrontati, anche nella nostra regione, importanti investimenti in osservanza

dei rigidi protocolli di sicurezza e applicate le linee guida della conferenza delle Regioni. Tanto che, a livello nazionale, si è registrato un solo caso di contagio fra il pubblico su 347 mila spettatori.

Per queste ragioni domani, venerdì 30 ottobre, è stata organizzata l’iniziativa “L’assenza spettacolare”: i rappresentati sindacali del settore sottoporranno al prefetto un documento contenente le motivazioni della protesta e le preoccupazioni per un settore che in Liguria occupa oltre 4 mila lavoratori fra musicisti, scenografi, costumisti, attori, elettricisti e altre figure legate al mondo dello spettacolo.

Alcuni lavoratori del settore pagano ancora il mancato rinnovo del contratto nazionale, ma ancora di più hanno pagato i precari, che non hanno ancora potuto ottenere le stabilizzazioni previste dalla Legge, e i lavoratori atipici che si sono visti annullare i contratti sottoscritti senza alcun risarcimento. Sui nuovi contratti per gli autonomi nessun compenso è dovuto se gli spettacoli vengono annullati a causa dell’epidemia: questo lascia intendere quanto i lavoratori di questo settore siano penalizzati.

Franco Ippolito, segretario generale FisTel Cisl Liguria

Stampa Email