XVII Congresso Cisl, Bonanni: "Serve shock fiscale positivo, taglio delle tasse per rilanciare consumi e investimenti"
Unita', coesione sociale, responsabilita' e tregua tra le forze politiche per aiutare il Paese ad uscire dalla crisi". Così il Segretario Generale della Cisl nella relazione di apertura dei lavori al congresso confederale in corso a Roma.
La madle battaglie, madre di tutti i nostri guai, rimane per noi la questione fiscale". Il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, nella sua relazione è perentorio: "Bisogna ridurre le tasse sui redditi da lavoro e pensione. Ma anche alle imprese che investono e assumono i giovani e i disoccupati".
La situazione economica "e' al limite del collasso". Serve uno "schock fiscale positivo, un taglio forte delle tasse per rilanciare consumi e investimenti".
"Dobbiamo farlo subito per dare una spinta forte all'economia ed ai consumi. Lo diciamo al Presidente del Consiglio Letta e ai partiti che lo sostengono. E gli diciamo anche che occorre introdurre anche un nuovo assegno familiare e il credito di imposta per gli incapienti". "Le risorse -prosegue Bonanni- possono venire dalle "flessibilità" che l'Unione Europea deve concederci, dal risparmio sugli interessi con la discesa dello spread e dalla riduzione delle troppe agevolazioni fiscali e detrazioni senza alcuna finalità sociale. Si devono anche tassare di più i grandi patrimoni immobiliari e finanziari. E dobbiamo vendere il patrimonio del demanio pubblico. Ma il Governo deve bloccare ulteriori aumenti delle tasse locali"
"Per questo 2013 le risorse per gli interventi urgenti dobbiamo trovarle all'interno dell'attuale bilancio. E diciamo subito che le decisioni non potranno essere calate dall'alto, senza un confronto sociale". Così il Segretario Generale della Cisl nella relazione che ha aperto i lavori del XVII Congresso confederale. "Se il Governo pensa ad un "decreto del fare", noi rispondiamo: bene. Ma facciamolo insieme! Anche per scongiurare gravi errori, come più volte è accaduto in questi anni. E tutto ciò ad iniziare dal mercato del lavoro, sul quale il governo deve esercitare una saggia funzione di indirizzo e di coordinamento, lasciando però alle parti sociali ed alla contrattazione la regolazione autonoma delle materie del lavoro, proprio per evitare il lievitare di posizioni ideologiche, presenti nella stessa maggioranza. Posizioni che oggi risulterebbero "tossiche" nei confronti del lavoro italiano. E' insomma inutile cambiare di nuovo le norme per legge. Basta con questo "bipolarismo" esasperato anche sui temi del lavoro".
"Vogliamo una Italia più sana, più equa, dove tutti paghino le tasse in modo tale che tutti ne paghino meno". L'auspicio del Segretario Generale "Vogliamo una Italia pulita, onesta, rinnovata nelle istituzioni, con più donne nei ruoli chiave, dove ogni persona di qualsiasi provenienza, colore, convinzione ed identità, abbia le stesse opportunità, gli stessi diritti e gli stessi doveri. Una Italia dove non ci sia più bisogno della magistratura per cambiare la classe dirigente. Vogliamo una Italia -conclude Bonanni- dove i giovani possano vivere e contribuire alla sua crescita"