Cgil, Cisl, Uil: tra il dire e il fare l'Imu è da pagare!
Entro la prima settimana di gennaio i genovesi dovranno pagare un’ulteriore quota di Imu. Si tratta di una percentuale aggiuntiva deliberata dal Consiglio Comunale per consentire un bilancio preventivo 2013
che stia in equilibrio. A causa di questa manovra il Comune di Genova chiederà a tutti i cittadini genovesi la metà dell’incremento di imposta.Le Segreterie confederali di Cgil, Cisl, Uil, ben prima della delibera del Consiglio Comunale contenente l’aumento delle aliquote, avevano evidenziato il rischio che l’aumento non venisse riconosciuto.
In quel contesto le OO.SS sono state rassicurate da Sindaco e Assessore al Bilancio rispetto alla capienza della copertura finanziaria da parte del Governo (per tutta la quota comprensiva della maggiorazione prevista).
Le scriventi Segreterie ritengono inaccettabile che, mentre a livello nazionale si proclama la fine della tassazione per la prima casa, i genovesi si ritrovino a doverne pagare ancora una quota: senza alcuna salvaguardia per le fasce più svantaggiate. Contemporaneamente i cittadini pagheranno, sempre nel 2014, il nuovo tributo comunale sui servizi indivisibili, nonché una rimodulazione ancor più pesante sul tributo dei rifiuti.
E’ decisamente troppo per le esangui tasche di lavoratori, cassintegrati, pensionati, disoccupati e dei genovesi tutti che sempre meno possono contare sui servizi essenziali comunali quali trasporti, welfare e scuola. Servizi che i cittadini pagano già.
Cgil, Cisl, Uil manifestano con forza la propria contrarietà e contemporaneamente chiedono un incontro al Sindaco per un confronto su proposte concrete e risolutive.
Le Segreterie Confederali Territoriali
Cgil, Cisl, Uil