Sindacati su operato Toti e la sua giunta: “C’è molto da fare”
"Una Giunta e il suo Presidente non si possono giudicare da un solo anno di lavoro. Il caso Savona andato in scena nei giorni scorsi è la punta dell’iceberg di un processo di deindustrializzazione che coinvolge anche il resto del territorio.
Il Ponente ligure ci mostra come i problemi della nostra regione vengano da lontano e passino dai nodi irrisolti di un tessuto produttivo che ha vissuto per troppo tempo all’ombra dello Stato e che non brilla affatto per spirito e coraggio imprenditoriale. Certo, un po’ di ottimismo aiuta a governare, tuttavia è pericoloso che il Presidente Toti nasconda le difficoltà e cerchi sistematicamente di parlare d’altro per distrarre l’opinione pubblica dagli argomenti importanti. Non possono bastare Grow Act e Piano Casa per affermare che la Giunta regionale abbia lavorato bene. Assistiamo a una “continua diretta televisiva” affacciata ora sul mare, ora sui monti”: lo hanno spiegato in una nota Federico Vesigna – Antonio Graniero – Pier Angelo Massa, segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Liguria.
Futuro – “Ma quale è l’idea di sviluppo che ha la Giunta? Quali politiche intende mettere in campo per creare posti di lavoro soprattutto per i giovani? La verità – hanno aggiunto – è che siamo una regione sempre più piccola e sempre più anziana che si impoverisce ogni anno che passa. Non è certo togliendo l’Irap che si convincono le imprese ad investire in Liguria, non è tornando a cementificare il litorale che si risollevano le sorti della regione. La priorità è la difesa dei tanti posti di lavoro messi a rischio dalla crisi che continua. Il compito della Regione è fare politica di programmazione e indirizzo. E allora va bene la riforma del sistema sanitario ma occorre passare alle sperimentazioni”.
Cosa fare – “Non si può far passare per riforma del trasporto pubblico locale la scelta di lasciare le cose come stanno, scaricando la responsabilità della gestione sulle province che sono in dissesto. E il piano energetico regionale? Come si pensa di uscire dalla produzione di energia con il carbone senza lasciare i lavoratori per strada? Che fine ha fatto la lotta al dissesto idrogeologico? C’è molto da fare e Cgil, Cisl e Uil sono disposti a fare la loro parte senza dare voti e senza prestarsi a giochi mediatici. Da mesi aspettiamo la convocazione degli Stati generali e allora è necessario che la Regione Liguria si occupi del futuro dei suoi cittadini, ma per cominciare a farlo occorre passare dalla cosiddetta politica degli annunci ai fatti”, hanno concluso i sindacati.