Basta ritardi, vogliamo una vera equiparazione dei tempi di erogazione del Tfs/Tfr tra lavoraroti del settore pubblico e del settore privato!
Genova, 09-02-2018: La Cisl Funzione Pubblica si appresta ad aprire un contenzioso giudiziario per contestare i tempi di erogazione del trattamento di fine rapporto, penalizzanti per i dipendenti pubblici. Con una serie di cause pilota, anche in Liguria, il sindacato punta ad ottenere l’equiparazione
dei tempi di pagamento del Tfr tra pubblico e privato: l'obiettivo è sollevare il giudizio di legittimità costituzionale sulle norme vigenti. Ad oggi, in base alle ragioni che hanno determinato la cessazione del rapporto di lavoro, sono previsti tempi diversi di attesa per l'erogazione del trattamento: si va da un minimo di 105 giorni, in caso di decesso o inabilità del lavoratore, a un massimo di oltre 2 anni per casi come la pensione anticipata. Mediamente più rapido, invece, il pagamento del Tfr nel settore privato: nel terziario deve essere erogato entro 30 giorni, nel commercio 45 (solo per citare due esempi).
L'erogazione dopo oltre 2 anni blocca interi progetti di vita, impedisce che queste risorse siano destinate al sostegno della famiglia o al pagamento di spese impreviste. Più volte abbiamo ribadito la necessità di rimettere mano a una normativa che alimenta una disparità ingiustificata, oltre che illogica: stiamo parlando di soldi che le lavoratrici e i lavoratori accantonano durante la propria vita lavorativa.
La Cisl funzione pubblica, oltre ad adire le vie legali, al fine di ottenere un pronunciamento della Corte Costituzionale su una normativa che nega il principio di eguaglianza dell’art.2 della Costituzione e l’art. 36 ha lanciato una raccolta firme su www.change.org, con l'obiettivo di sensibilizzare Presidenza del Consiglio, della Camera e Senato, segretari ed esponenti dei principali partiti e movimenti politici. In meno di 24 ore si sono già registrate circa 7000 sottoscrizioni.