La Fp Cisl chiede di bandire il concorso per gli OSS (operatori socio sanitari)
Genova, 01-08-2018: In occasione del prossimo incontro con l’assessore Sonia Viale, previsto per venerdì 3 luglio, la Cisl Fp Liguria chiede che venga finalmente bandito a livello regionale un concorso per OSS.
Da troppo tempo le aziende sanitarie e gli ospedali liguri sono in sofferenza per la mancanza di questa figura professionale e, così come è stato fatto l’anno scorso per gli infermieri, oggi occorre investire su questa figura professionale, fondamentale per la cura e l’assistenza del degente. La Cisl Fp Liguria chiede quindi all’assessorato alla Sanità, Politiche socio sanitarie e Terzo settore, di sbloccare i fondi e organizzare il concorso per gli OSS, che consentirebbe di dotare il servizio pubblico di un elevato incremento qualitativo a livello di assistenza.
Secondo noi sarebbe meglio fosse fatto su base territoriale, onde evitare le storture cui abbiamo assistito in occasione del concorso infermieri, con vincitori che si sono trovati, a fronte di un posto vacante vicino a casa, a dover accettare un impiego a 150 km; capiamo però che la Regione possa ritenere più conveniente ed utile avere un’unica graduatoria regionale da cui attingere. Ma la cosa più importante è che quel concorso si faccia, per rispondere ai bisogni della cittadinanza e alle aspettative di centinaia di operatori del settore.
Considerato l’endemico problema della carenza di organico in tutta la Regione Liguria, la Cisl Fp chiede, inoltre, di procedere con la stipula di un accordo sulle stabilizzazioni del personale precario e con il rafforzamento, ormai assolutamente non rinviabile, dei servizi territoriali, in modo da riuscire a dare ai lavoratori e alla cittadinanza, e soprattutto a quella parte che versa in condizione di maggior fragilità, risposte organiche e sistematicamente organizzate.
Nel contempo chiediamo di dare immediatamente seguito all’intenzione, già più volte manifestata, di stanziare un apposito ulteriore fondo da destinarsi al personale di tutta la Regione che opera nelle aree critiche dell’area delle emergenze, per dare una risposta ad un settore strategico che sistematicamente si trova a sopportare carichi di lavoro inusuali.