Sciopero nazionale dei porti, venerdì a Genova presidio davanti alla prefettura
Il pesante contesto in cui versa la portualità italiana e la difficile trattativa relativa al rinnovo del contratto nazionale di lavoro hanno portato Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a indire 24 ore di sciopero
Le OO.SS ribadiscono la necessità di non mettere in discussione il Contratto Nazionale Unico dei Porti che rappresenta un elemento di equilibrio per tutti i lavoratori del porto (ex articoli 16,17,18 della legge 84 /94).
Lo scorso 24 ottobre si è tenuto nel capoluogo ligure un incontro tra i delegati sindacali del porto di Genova nel corso del quale è emerso un contesto portuale retto da un equilibrio fragile ma garantito da lavoratori e rappresentanti sindacali. Il porto di Genova funziona grazie alla responsabilità e all’impegno dei lavoratori: è necessario, in questo contesto, che aziende e lavoratori rispettino i limiti del lavoro straordinario previsto dal CCNL e che il ruolo delle autorità portuali rimanga centrale anche per la salvaguardia dei livelli occupazionali ed economici dei lavoratori.
Per Filt, Fit e Uilt è necessario risolvere il problema legato all’estensione ai dipendenti delle Autorità Portuali delle norme che fanno riferimento ai dipendenti pubblici. Le attività portuali vanno sostenute anche attraverso l’attribuzione di un forte ruolo delle Autorità Portuali. A Genova nell’ambito dello sciopero di 24 ore venerdì 8 novembre 2013 si terrà un presidio dei lavoratori portuali davanti alla Prefettura, in Largo Eros Lanfranco, alle ore 9,30.
In allegato il comunicato stampa unitario