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CONFEDERAZIONE ITALIANA SINDACATI LAVORATORI

Ilva, sciopero dei lavoratori e corteo. Fim e Uilm: incontro col prefetto positivo

Manifetsazione IlvaGenova, 11 gennaio 2016 - Vella e Apa: “Tutti uniti per salvare il futuro di Ilva. Il prefetto si è reso disponibile a organizzare un incontro tra le parti sociali e il Governo. Noi siamo fiduciosi” A seguito dell’assemblea dei lavoratori Ilva che si è tenuta questa mattina alle 8,00 a Cornigliano, si è svolto lo sciopero dei dipendenti delle acciaierie con conseguente manifestazione per le vie della città. Sono state Fim Cisl e Uilm Uil a chiedere l’incontro con il Ministero dello Sviluppo economico e non la Fiom che avrebbe voluto l’incontro con il Collegio di vigilanza.

Una delegazione di sindacalisti Fim e Uilm , raggiunti successivamente dalla delegazione Fiom intenta ad occupare fino a quel momento Palazzo Tursi, ha incontrato il signor prefetto per esporre le problematiche che vedono a serio rischio la continuità produttiva di Ilva e quindi anche quella del sito di Genova Cornigliano. Al centro del dibattito l’accordo di programma e il mantenimento dei livelli salariali già messi in sicurezza con un decreto del Governo (grazie all’emendamento Basso). L’emendamento prevede i lavori socialmente  utili con l’utilizzo del 1,7 milioni di euro della società per Cornigliano. La Fiom, che non si è detta soddisfatta di questa operazione, deve chiarire se rifiuta il provvedimento, assumendosene -  di fatto -  tutte le responsabilità davanti ai lavoratori.

Il prefetto di Genova, considerata la delicata situazione, si è fatto carico delle istanze della delegazione sindacale e dei lavoratori presenti alle quali ha garantito l’intenzione di organizzare un incontro con il Governo. “.Fim Cisl e Uilm Uil si ritengono al momento soddisfatte delle risposte fornite dal prefetto – dichiarano Alessandro Vella e Antonio Apa, rispettivamente segretari generali di Fim Liguria e Uilm Genova – No ai giochi politici tra le istituzioni:  Comune di Genova, Regione Liguria e parti sociali devono rimanere compatte il più possibile per poter scongiurare una vendita non omogenea e quindi  deleteria del complesso Ilva. Rigettiamo la logica dello spezzatino industriale e sul piano dei rapporti sindacali rifiutiamo i diktat della Fiom con i quali questa organizzazione sindacale tiene in scacco la città sfoggiando tutto il suo protagonismo a danno dei lavoratori (che già in passato hanno pagato la situazione di crisi a caro prezzo)”.

Fim e Uilm auspicano la presa in carico dei lavoratori Ilva da parte del Comune di Genova  attraverso i lavori socialmente utili così come previsto dall'emendamento. Le OO.SS rifiutano la logica dell’assistenzialismo poiché negli anni i lavoratori hanno vissuto fortunatamente con l’integrazione al reddito; ma la vera dignità per un lavoratore sta nella ripresa dell’attività produttiva. “Attendiamo fiduciosi l’incontro con il Governo – concludono Vella e Apa -  Noi speriamo di arrivarci uniti e senza dannosi protagonismi”.

Fim e Uilm sottolineano la loro contrarietà a gesti inutili ed eclatanti, come l’occupazione di Palazzo Tursi avvenuta questa mattina,  mentre la loro delegazione si recava a trattare per tutti  i lavoratori.

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