Nodo ferroviario di Genova, incontro in Prefettura
Nella giornata del 7 dicembre 2016 presso la prefettura di Genova alla presenza del prefetto Fiamma Spena si sono incontrati l'assessore regionale Giovanna Berrino, il vice sindaco di Genova Stefano Bernini, il direttore della direzione investimenti di RFI Aldo Isi, i rappresentanti delle OO.SS per discutere ed esaminare le problematiche concernenti i lavoratori occupati sulla realizzazione del ci nodo ferroviario di Genova.
Gli stessi dal 30 novembre scorso versano in una incertezza legata alla messa in liquidazione della ditta Fer.Gen incaricata dell'esecuzione da parte del consorzio Eureca appaltatore dell'opera per Rfi.
Le parti hanno convenuto:
1 impegno comune da parte delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali al fine di costruire un percorso volto alla ricerca di soluzioni utili alla salvaguardia occupazionale.
2 L'impegno di Rfi ad attivare un interlocuzione con l'appaltatore Eureca , intesa ad assicurare il rispetto del contratto in ordine di fornitura di vitto e alloggio.
3L' impegno di Rfi in caso di nuovo appalto o di altre possibili soluzioni previste dalla normativa vigente, di inserire la clausola sociale nel capitolato di gara per l' appalto relativo al nodo di Genova.
4 L'impegno di Rfi a costituire un apposito tavolo di confronto con la partecipazione del consorzio Eureca e della consortile Fer.Gen.
5 La regione si impegna ad esaminare là possibilità su istanza di Fer.Gen, da formulare nel più breve tempo possibile, la cassa integrazione in deroga.
6 L'impegno del prefetto a convocare a breve il tavolo di confronto tra le parti attivando con i soggetti interessati una necessaria interlocuzione.
Le OO.SS unitamente alle maestranze impiegate presso il nodo ferroviario di Genova esprimono soddisfazione per il primo passaggio che ha visto l'impegno di tutte le parti a garantire continuità dell'opera e salvaguardia occupazionale nel rispetto delle regole e dei contratti ma confermano il necessario impegno nel proseguire il percorso indicato pronti a proseguire la mobilitazione qualora si verificassero comportamenti non corrispondenti al testo sottoscritto.