Iren: il comunicato stampa Cgil, Cisl e Uil
Genova, 5 maggio 2013. CGIL-CISL-UIL di Genova, a distanza di una settimana dall'approvazione da parte del Consiglio Comunale del nuovo Statuto IREN e della struttura organizzativa del Gruppo, che sul nostro territorio
occupato da più di 1000 persone, a cui si aggiungono i lavoratori degli appalti, il 2 maggio hanno potuto ascoltare dal Sindaco l'illustrazione del progetto, esprimendo forti preoccupazioni sulle notizie.
A differenza degli altri anni, la chiusura del bilancio 2012 è positiva, così come i fattori di sviluppo del mercato. Dell'eventuale dividendo frutto dell'attivo di bilancio destinato dal Comune di Genova, a detta del Sindaco, non si conosce la consistenza. Permane comunque un debito della società di 2,5 miliardi di euro, una riduzione degli investimenti e scelte industriali che sconcertano.
Parliamo dell'approvazione dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro per la realizzazione del Gassificatore, costo preventivato 1Mld, lo sconcerto nasce dall'esperienza dell'OLT di Livorno, dalla totale assenza di progetti sull'Energia Rinnovabile, per non parlare della apparente episodicità dell'intervento a Torino nell'acquisire le Società di Igiene Urbana pesantemente indebitata, per arrivare alla recente notizia di manifestazione di interesse non impegnativa di IREN, per ACAM Gas e Ambiente.
Tutte iniziative che non sappiamo in quale rapporto stiano con l'economicità e la convenienza industriale di un Gruppo quotato in borsa, le cui scelte strategiche dovrebbero essere assunte da azionisti pubblici, su attività di servizio, che si finanziano in gran parte con risorse che provengono dalle tariffe pagate dai consumatori del territorio e che quindi devono essere utilizzate con estrema attenzione.
Ricordiamo che quelle stesse risorse, pagate dai genovesi, sono servite a comperare sedi e successivamente vendute per contenere indebitamenti in buona misura derivanti da fusioni societarie con aziende extragenovesi con l'assenso dell'azionista Comune di Genova. Nel nuovo assetto societario la rappresentanza genovese corre il rischio di diventare ancor più debole, perché non tutti gli azionisti saranno presenti nei ruoli manageriali apicali del Gruppo, perché su 13 Consiglieri nel Consiglio d'Amministrazione Genova disporrà di 3 voti, perché pare che verrà creata una nuova Società delle Reti che porterà allo scorporo di questa attività e al ridimensionamento delle attuali Società del territorio.
Non è una questione di potere, ma semplicemente di ruoli per poter supportare adeguatamente scelte strategiche che, crediamo, l'azionista Comune di Genova possa e voglia portare avanti, come l'unicità del Gruppo e delle sue attuali attività, il mantenimento della maggioranza pubblica, l'ampliamento dei legami di attività territoriali attraverso investimenti fatti sul territorio che possano favorire la società e portare occupazione. Iniziative che riteniamo non siano condivise con la stessa intensità da tutti gli azionisti.
A sostegno delle nostre opinioni e del futuro di IREN nel nostro territorio attiveremo le azioni necessarie, nel frattempo chiediamo al Consiglio Comunale di essere ascoltati per approfondire le tematiche rappresentate, prima della discussione e deliberazione.
Le Segreterie CGIL CISLUIL Genova